Come migliorare l’autostima: 3 concetti chiave da conoscere
Molte persone si chiedono come migliorare l’autostima, spesso convinte che il problema sia legato a debolezza di carattere, mancanza di disciplina o ferite del passato. In realtà, la difficoltà nasce spesso dal fatto che non si capisce davvero cosa sia l’autostima e come funzioni.
In questo articolo esploriamo 3 concetti chiave da conoscere per migliorare l’autostima. Comprendere questi aspetti è il primo passo per iniziare un percorso di miglioramento reale e duraturo.

1. L’autostima è la reputazione che hai di te stesso
Uno dei motivi per cui l’autostima è così fraintesa è che se ne parla in modo molto confuso. Gli studiosi ne discutono in termini tecnici; terapeuti, coach e divulgatori ne parlano in modo accessibile ma raramente la definiscono in modo chiaro. Spesso la usano in contesti diversi per intendere cose diverse:
- è un sentimento o una convinzione?
- deriva dall’infanzia o dal proprio attuale dialogo interiore?
- è possibile migliorarla concentrandosi di più su di sé, di meno su di sé o concentrandosi proprio su qualcos’altro?
Questa confusione porta a una domanda: che cos’è, davvero, l’autostima?
Una definizione utile e concreta è questa:
L’autostima è la reputazione che hai di te stesso.
Ma a sua volta, cosa significa reputazione e da dove deriva principalmente?
Ciascuno di noi ammira le persone che agiscono secondo i nostri valori, soprattutto quando è difficile. Ad esempio:
- Se sei un imprenditore che apprezza l’integrità, ammirerai altri imprenditori che agiscono onestamente, anche quando i loro profitti ne risentono. Avranno un’ottima reputazione per te.
- Se sei uno scrittore che apprezza sia la creatività che l’intuito per gli affari, ammirerai altri scrittori che pubblicano libri artisticamente stimolanti e finanziariamente di successo.
In sintesi, la reputazione che attribuiamo agli altri dipende dalla coerenza tra i loro comportamenti e i nostri valori. L’autostima è lo stesso processo applicato a noi stessi: la nostra autostima cresce quando agiamo in modo coerente con i nostri valori personali, specialmente quando è difficile farlo.
Per questo motivo, conoscere i propri valori è un prerequisito fondamentale per costruire una buona autostima.
E non basta conoscerli: bisogna agire secondo quei valori con coerenza.
2. L’autostima si costruisce nel presente, non è determinata dal passato
Molti fattori influenzano l’autostima: genetica, educazione, esperienze infantili, dialogo interiore. Tuttavia, agiscono solo indirettamente, influenzando i comportamenti attuali.
Ad esempio:
se da bambino sei stato vittima di bullismo, probabilmente credi che ciò sia la causa principale della tua bassa autostima attuale.
Questa è una spiegazione ragionevole, ma incompleta: in realtà, l’essere stato vittima di bullismo ha dato origine ad alcune abitudini o comportamenti, rimasti fino ad oggi, che sono ciò che attualmente causa i tuoi problemi di bassa autostima. Se da bambino sei stato vittima di bullismo, potresti aver sviluppato comportamenti come il compiacere gli altri per evitare conflitti; questo atteggiamento, pur essendo stato utile allora, oggi può minare la tua autostima. Se dici sempre di sì, rinunciare abitualmente ai tuoi confini, rischi di allontanarti dai tuoi desideri e valori.
Dunque, il bullismo subito in infanzia potrebbe essere stato il fattore scatenante iniziale dei tuoi problemi di autostima, ma la causa effettiva della tua bassa autostima sono il tuo comportamento e le tue abitudini nel presente.
È importante sottolineare che abitudini e comportamenti non sono solo fisici, ma anche mentali, come ad esempio:
- Rimuginare cronicamente su errori del passato
- Preoccuparsi o catastrofizzare abitualmente il futuro
- Criticare o giudicare sé stessi in modo eccessivo
Sono tutte abitudini mentali che, se ripetute, erodono la tua stima personale. Cambiare questi comportamenti, anche gradualmente, è uno dei modi più efficaci per migliorare l’autostima.
3. L’assertività è il modo più veloce per migliorare l’autostima
Esistono 4 stili comunicativi principali:
- Passivo: inibisci i tuoi bisogni per compiacere gli altri
- Aggressivo: ti imponi senza rispettare gli altri
- Passivo-aggressivo: ostilità mascherata da ambiguità
- Assertivo: esprimi i tuoi bisogni e opinioni in modo chiaro e rispettoso
Imparare a comunicare in modo assertivo è uno dei modi più potenti per aumentare l’autostima. Perché?
Perché ti consente di:
- Essere autentico senza sensi di colpa
- Rispettare te stesso e gli altri
- Rafforzare la tua reputazione personale
Piccoli gesti di assertività quotidiana possono avere un grande impatto, come ad esempio:
- Dire cosa davvero preferisci mangiare quando esci con gli amici
- Discutere e definire con il tuo partner le modalità di comunicazione durante i conflitti
- Esprimere, durante un confronto in famiglia, la tua sincera opinione, anche quando ti mette a disagio
L’assertività è una pratica che si costruisce un passo alla volta, ma ogni passo rafforza la fiducia in te stesso.
4. In sintesi: 3 concetti chiave sull’autostima
- L’autostima è la reputazione che hai di te stesso, e si costruisce agendo secondo i tuoi valori.
- Si forma nel presente, non nel passato: è il tuo comportamento attuale a determinarla.
- L’assertività è il modo più diretto per migliorarla, con benefici concreti nella vita quotidiana.
Sitografia:
Scritto da Dott.ssa Francesca Minucci e Dott.ssa Simona Carniato.
Revisionato da Dott.ssa Simona Carniato.
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